Il modello di business che sta alla base di Qtrax è focalizzato sulla pubblicità: gli utenti non devono pagare nulla, ma il sistema visualizzerà automaticamente messaggi pubblicitari (grazie ai quali i creatori di Qtrax dovrebbero guadagnare).
Qtrax è una piattaforma peer to peer che rende disponibile non solo musica, ma anche suonerie, video, testi, immagini degli album e news sugli artisti. Il catalogo è imponente e dovrebbe includere 5 milioni di brani, che – nelle intenzioni dei creatori della piattaforma – dovrebbero tutti essere resi disponibili con l’esplicito assenso delle major citate in precedenza. La tecnologia prescelta per proteggere i contenuti è DRM Windows Media: difatti i brani sono protetti mediante un sistema di gestione digitale dei diritti, che impone alcune restrizioni (ad esempio, non è possibile masterizzare su cd i brani scaricati).
Purtroppo, Qtrax è per ora utilizzabile solo da utenti Windows (versioni XP e Vista); non sono supportati né Mac OS X né Linux e neanche i numerosi acquirenti di iPod, ma da Marzo saranno supportati sia gli iPod che Max OS X (nulla da fare per le distribuzioni Linux, però).
Qtrax, dunque, segna una tendenza opposta a quella che abbiamo osservato negli ultimi tempi: ossia, il progressivo abbandono dei sistemi di DRM. In cambio, però, i brani sono gratuiti e, rispetto a quelli acquisiti tramite altre piattaforme di file sharing, sono anche perfettamente legali: viste le pene previste dalla nostra legge sul diritto d’autore, questo è sicuramente un bene!
UPDATE: Qtrax potrebbe, però, non funzionare mai realmente. Gli accordi con le major, in realtà, non sono stati ancora conclusi, nonostante gli annunci in pompa magna, e il sistema a tutt’oggi non è in funzione. Le case discografiche Universal, Sony BMG, Warner ed EMI, infatti, si sono dissociate e probabilmente i vertici di Qtrax hanno avuto troppa fretta nel lanciare il servizio…