Negli ultimi anni sempre più aziende hanno deciso di avviare la propria attività nel settore del commercio elettronico (e-commerce) e ciò sopratutto per far fronte alle esigenze dei consumatori, che oggi più che mai vogliono poter acquistare prodotti e servizi senza doversi recare di persona nei negozi.

Infatti, se inizialmente in molti erano restii ad inserire i propri dati di pagamento in un sito web, oggi sono sempre più le persone che prediligono i negozi virtuali rispetto a quelli fisici, tanto da determinare vere e proprie crisi di importanti catene di negozi di elettronica e non solo.

Sono certo che molte delle persone che in questo momento stanno leggendo questo articolo si sono recate almeno una volta in un punto vendita per visionare le caratteristiche tecniche di un prodotto e poi anziché dirigersi alla cassa per completare l’acquisto, finivano con l’ordinare il medesimo prodotto dal proprio pc o dal proprio smartphone.

Le statistiche parlano chiaro, infatti secondo i dati resi noti dal dodicesimo rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione, nel 2015 sono stati ben 15 milioni gli italiani che hanno acquistato almeno un prodotto o un servizio on-line. Chiaramente siamo ancora lontani dal vedere una prevalenza rispetto agli acquisti tradizionali, ma il trend è in constante aumento, basti pensare che le proiezioni per l’anno in corso vedono una crescita di quattro milioni in più rispetto a quello precedente.

Le motivazioni di tale preferenza sono dettate prevalentemente da ragioni di natura economica, infatti i siti di e-commerce, tra le altre cose, molto spesso non devono sostenere i costi di una struttura fisica e soprattutto quelli inerenti al personale (che invece gravano sul negozio fisico) ed è anche per tale motivo che gli è permesso praticare prezzi inferiori, riuscendo comunque ad ottenere un buon margine di guadagno dalla propria attività commerciale.

Tuttavia, la straordinaria diffusione di tale tipologia di vendita, se da un lato agevola il consumatore, ampliando le possibilità di scelta sul dove e sul come acquistare, dall’altro rende necessaria l’adozione di particolari precauzioni per non incorrere in problematiche susseguenti ad acquisti non particolarmente cauti. È evidente infatti che il negozio virtuale, rispetto a quello “sotto casa”, talvolta rende maggiormente difficoltosa la comunicazione con il venditore, specie nel caso in cui questi risieda in un paese estero lontano migliaia di km dalla nostra abitazione.

Nei paragrafi che seguono verranno esposte quelle che vogliono essere delle semplici linee guida volte a facilitare gli acquisti in sicurezza da parte dei consumatori, limitando il più possibile i rischi di eventuali ma tuttavia sempre più frequenti truffe.

Verificare i siti internet dai quali acquistare

Il primo controllo che deve essere fatto dall’utente che intende acquistare un prodotto on line, indipendentemente dal valore del bene o del servizio, è quello di verificare la correttezza e la sicurezza del sito web prescelto. Anzitutto è buona regola affidarsi a rivenditori autorizzati o comunque conosciuti nel mercato dell’e-commerce, così facendo verranno ridotte al minimo le possibilità di incorrere in truffe o inconvenienti, avendo dall’altro lato società consolidate nel mercato che si occupano quotidianamente della spedizione di centinaia di migliaia di prodotti.

Nel caso in cui si decida di acquistare in siti web meno conosciuti, è possibile controllare la presenza dei cosiddetti certificati di sicurezza, (quale ad esempio il  “VeriSign Trusted”) i quali permettono di verificare l’affidabilità del sito web. Inoltre per maggiore scrupolo è possibile controllare anche la paternità del sito internet attraverso una semplice visura dal sito web dell’Agenzia delle Entrate,  raggiungibile al seguente link https://telematici.agenziaentrate.gov.it/VerificaPIVA/Scegli.do?paramet er=verifica Piva.

Controllare il footer del sito e le condizioni di vendita

Forse non tutti sanno che ogni sito web è tenuto a riportare in calce alla home page nel cosiddetto “footer” alcune importanti informazioni, che se analizzate, possono aiutare l’utente nella verifica dell’affidabilità del sito. Tra queste rientrano l’indicazione della partita IVA, dato fondamentale per riuscire a tracciare la società che fa capo al sito di e-commerce, ma soprattutto l’indicazione delle condizioni di vendita. Dando una lettura a queste, sarà infatti possibile verificare l’ammontare delle spese di spedizione e i tempi di consegna, le modalità per esercitare il diritto di recesso e altre importante informazioni. È bene tuttavia ricordare che i siti di e-commerce non possono adottare regole che vadano a ledere i diritti garantiti agli utenti e messi nero su bianco nel codice di consumo.

Verificare i metodi di pagamento accettati

Un’altra forma di prevenzione è quella di verificare i metodi di pagamento accettati. Sono infatti preferibili i siti convenzionati con PayPal, in quanto tale tipologia di pagamento (che consente di associare una carta prepagata o di credito o persino un conto corrente bancario alle proprie credenziali) evita di dover inserire manualmente le singole cifre della carta prepagato o di credito offrendo così maggiori garanzie sul rischio di possibili diffusioni di dati e clonazioni.

Inoltre tale servizio permette di ottenere i resi sui prodotti acquistati in maniera totalmente gratuita, sarà infatti PayPal a farsi carico delle spese di spedizione.

Verificare la “reputazione” del venditore

Un’altra verifica consigliata è quella relativa all’affidabilità del sito di e-commerce nel quale intendiamo acquistare il prodotto. Infatti i due principali e noti portali di acquisti on line offrono la possibilità di visionare i feedback degli utenti attraverso l’assegnazione di punteggi e valutazioni, in modo tale da avere un effettivo ed immediato riscontro sulla reputazione del venditore. Qualora il sito non offra tale possibilità, sarà comunque possibile effettuare una rapida ricerca sui vari forum di settore per verificare se altri acquirenti hanno avuto eventuali problematiche con quel determinato venditore.

Occorre tuttavia precisare che negli ultimi tempi tale sistema di feedback, che come detto trae origine dalla necessità di offrire maggiore tutela al consumatore, sta iniziando a presentare i primi segni di cedimento. Infatti accade con sempre maggior frequenza che qualche malintenzionato crei un profilo venditore “fake”, procurandosi centinaia e centinaia di finti feedback, per trarre in inganno gli utenti apparendo come venditore affidabile e con ottima reputazione.  Anche qui è buona regola essere scrupolosi e verificare oltre ai feedback ( molto spesso quelli finti sono relativi ad acquisti di valore irrisorio) anche i metodi di pagamento, cercando di evitare ad esempio le note carte Postepay, sempre più utilizzate per realizzare truffe on line data la loro facilità di reperimento.

Prestare attenzione alle offerte particolarmente accattivanti

Può accadere di trovare, specie nei social network, intere pagine che pubblicizzano siti di e-commerce che vendono prodotti di noti brand a prezzi a volte eccessivamente competitivi e fuori mercato. In tali casi è necessario verificare la corrispondenza dell’url dell’indirizzo pubblicizzato con quello del reale produttore, infatti può accadere che vengano creati dei siti internet ad hoc con dei domini che richiamano quello del produttore in modo tale da far credere all’utente di trovarsi nel sito originale per spingerlo così ad acquistare prodotti che poi questi non riceverà mai.

Questa breve guida, attraverso i sopra elencati quattro punti, vuole essere d’aiuto a tutti gli utenti che acquistano o intendono acquistare on line. Alcuni consigli possono sembrare banale, ma grazie a queste semplici precauzioni ognuno di noi può offrire il proprio contributo per ridurre l’ormai sempre più frequente rischio di truffe presenti nel mondo digitale.

Dott. Giuseppe Laganà

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