
Stavolta, infatti, è il turno dell’Islanda, come riporta Iceland Review: nove cittadini islandesi, infatti, sono stati condannati dalla Corte Distrettuale di Reykjavík per aver illecitamente condiviso una notevole mole di materiale protetto da diritto d’autore utilizzando la rete Direct Connect.
I nove imputati sono stati condannati al pagamento delle spese legali, che ammontano a circa 26.000 euro. Evidentemente gli avvocati islandesi guadagnano molto di più di quelli italiani!
Oltre al pagamento delle spese, Bjarki Magnússon è stato condannato, in via non definitiva, a trenta giorni di reclusione mentre gli altri otto sono stati condannati a due anni di libertà vigilata.
Snaebjörn Steingrímsson, presidente dell’associazione locale dei titolari dei diritti sulle opere cinematografiche (SMAIS), ha espresso il proprio disappunto per la scarsa incisività dei provvedimenti.