cestino dei rifiutiUn cittadino americano è stato condannato per violazione del copyright perché ha venduto cd e dvd recuperati dalla spazzatura: vediamo perché.

Questi i fatti: la BMG Columbia House è una ditta che vende cd e dvd per posta. Molti di essi, però, non vengono recapitati, per diversi motivi chiaramente intuibili (indirizzi errati, ecc.). In questi casi, la BMG preferisce che non le vengano rispediti dal servizio postale statunitense, ma, piuttosto, che siano buttati via. Evidentemente, a questa ditta costa meno il cd o il dvd che una ulteriore spedizione!

Il signor Chalupnik ha recuperato i supporti di cui lo U.S. Postal Service si era disfatto e li ha poi venduti a diversi negozi, guadagnando ben 78.818 $ (chiaramente avrà recuperato moltissimi cd e dvd!). La sua attività di"raccolta" è stata però ripresa da alcune telecamere di sorveglianza e lui è stato arrestato, inizialmente con l’accusa di "feloy mail theft", poi derubricata in violazione del copyright!

Ciò è emerso nella causa "United States v. Chalupnik" (2008 WL 268997 (8th Cir. Feb. 1, 2008), court’s docket no. 07-1355); in primo grado l’imputato è stato condannato a due anni di libertà vigilata e al pagamento di 78.818 $ alla BMG Columbia House. Secondo i giudici di primo grado, la suddetta società avrebbe ricevuto una diretta perdita economica, perché coloro i quali hanno comprato i cd o i dvd da lui li avrebbero probabilmente comprati nuovi e, dunque, la BMG avrebbe avuto un mancato profitto quantificabile in 78.818 $!

In realtà, la Corte ha chiaramente sbagliato sotto questo profilo: chi ci dice che effettivamente tali supporti sarebbero stati acquistati presso la summenzionata ditta?

Torniamo alla sentenza di primo grado: la BMG Columbia House sarebbe una "vittima" perché essa vende i dischi dopo aver ricevuto l’autorizzazione dei titolari del copyright e controlla la "sorte" di quelli non consegnabili, per cui ogni volta che l’imputato avrebbe venduto un disco non consegnato, l’artista avrebbe perso una royalty e la BMG una potenziale vendita.

Eppure, una volta che ci si disfa di qualcosa, si perde ogni diritto che si aveva su di essa!

Questa sentenza è stata poi impugnata dal signor Chalupnik: fortunatamente la Corte di appello adita ha sostenuto che non è stata provata alcuna perdita attuale per la BMG – ragionando in tal senso, tutti i venditori di merce analoga avrebbero subito perdite…

In ogni caso, una simile possibilità di "estensione" e di "ramificazione" del copyright appare inconcepibile!

Fonte: The Patry Copyright Blog.

Ultimi aggiornamenti

registrazione marchio guadagnare licenza
La tutela del marchio costituisce un passaggio fondamentale per far crescere la tua attività economica. Preservare la propria immagine e la propria reputazione online migliora la relazione azienda-cliente e consolida il posizionamento diventando un efficientissimo strumento di brand enforcement essendo in grado di eliminare la concorrenza […]
furto dati aziendali data breach
Riconoscere e prevenire furto o cancellazione di dati aziendali La curva degli attacchi informatici subiti dalle aziende sale vertiginosamente di anno in anno. Spesso si riescono a prevenire e bloccare, ma a volte possono raggiungere il loro obiettivo. Quindi, quali accorgimenti possiamo adottare per prevenirli, o alla peggio, […]
chatgpt italia bloccato garante
ChatGPT, il software di intelligenza artificiale più popolare e più amato nel nostro Paese – ma forse, potremmo dire, nel mondo – ha temporaneamente dovuto salutare gli utenti italiani, su impulso del recente provvedimento del Garante Privacy. La decisione del Garante ha sollevato diverse polemiche, ed […]

Iscriviti alla nostra newsletter

i nostri social

Guarda i nostri video e rimani aggiornato con notizie e guide

Lo sapevi che per continuare a fare Smart Working in azienda bisognerà adottare degli accorgimenti entro il 30 giugno?

Le modalità per fare marketing si sono evolute di pari passo alle norme in tema di privacy, questo porta ad un binomio complesso: lead generation e privacy. Come fare contatti rispettando però il GDPR?

Il marchio oggi non rappresenta meramente un simbolo identificativo, ma diviene uno degli elementi fondanti della brand identity di un’impresa. La registrazione è fondamentale per tutela e VALORE del tuo business.