Oggi analizziamo le principali criticità di una nuova tipologia contrattuale: il contratto di sviluppo software iOS (e, dunque, per iPhone, iPad e iPod Touch). iOS, sistema operativo mobile, è estremamente diffuso. Moltissime applicazioni iOS (giochi e programmi) sono disponibili ed utilizzate da milioni di acquirenti di iPhone, iPad e iPod touch. Le c.d. apps per iPhone, iPad e iPod touch (ossia le applicazioni per il s.o. Apple iOS) sono sviluppate sia da software house celebri e di grosse dimensioni che da singoli programmatori. Molte aziende – dalle “tradizionali” web agency agli sviluppatori software – sviluppano apps per iPhone, iPad e iPod Touch su commissione di altre aziende; altre sviluppano direttamente applicativi (di ogni genere: dai giochi ad applicativi di generi più o meno fantasiosi) per Apple iOS.
1. Il contratto di sviluppo software e il contratto di sviluppo apps iPhone, iPad e iPod touch: le differenze
Un contratto di sviluppo di software iOS presenta maggiori criticità rispetto ad un “ordinario” contratto di sviluppo software per diversi motivi, che dovrebbero essere proficuamente valutati in sede di negoziazione e redazione del contratto.
Fra le problematiche coinvolte non bisogna dimenticare che aumenta il numero delle parti che, di fatto, risultano complessivamente, coinvolte: non solo committente e sviluppatore, ma anche Apple, dal momento che tali applicazioni (siano esse giochi o software applicativi più o meno utili) vengono poi distribuite mediante l’App Store ufficiale (è noto che alcune apps, comunque, vengono distribuite mediante canali non ufficiali, come il ben noto Cydia). Pertanto, ogni app deve essere approvata da Apple e gli sviluppatori di software per piattaforma iOS devono essere ben attenti nel conformarsi il più possibile a quanto “dettato” da Apple, generalmente molto rigida nelle proprie valutazioni (fatti salvi i ben noti aggiustamenti nelle proprie policy, cui si uniscono famose “sviste” relative a programmi prima approvati e poi rimossi dall’App Store).
Come se non bastasse, altri fattori entrano in gioco, come quelli relativi agli aggiornamenti di iOS (che può atteggiarsi in maniera diversa rispetto ai canonici e tradizionali update dei sistemi operativi mobile e non, anche in virtù della problematica conseguente alla retro-compatibilità verso dispositivi non più supportati), da considerare attentamente nella summenzionata fase di negoziazione e redazione del contratto di sviluppo apps per iPhone, iPad e iPod Touch.
2. Sviluppare apps per iPhone, iPad e iPod Touch: altre criticità
Quanto sinora detto permette di evidenziare come ciascun contratto di sviluppo app per iOS presenti una serie di criticità connesse al fondamentale ruolo generalmente giocato da Apple nella distribuzione di programmi (giochi, utility e inutility…) iOS. Anche il fatto stesso che la semplice approvazione, e conseguente distribuzione, di una app iOS non sia garanzia che la stessa rimanga a tempo indeterminato disponibile sull’App Store fa capire come un così specifico contratto di sviluppo software debba essere redatto prestando particolare attenzione non solo alle “tradizionali” clausole che regolamentano il rapporto fra il committente e lo sviluppatore (sia esso una software house, un programmatore singolo, ecc.) ma anche a quelle specificità relative ad ulteriori previsioni (come quelle di Apple) che vengono ad impattare sul rapporto contrattuale.
Ulteriori criticità, poi, possono essere relative allo specifico programma per iOS che viene sviluppato. Infine, in caso di progetti congiunti fra più soggetti (ad esempio, un soggetto detta le specifiche, un altro realizza la parte grafica e un altro ancora la programmazione) sarà necessario regolamentare al meglio i rapporti fra le parti in tema di proprietà intellettuale, soprattutto qualora l’app venga venduta tramite l’App Store e dunque ci si augura di dover suddividere i profitti che ne derivano, siano essi derivanti dalla vendita diretta dell’app stessa oppure dai ben noti acquisti in-app o, ancora, dalla pubblicità contenuta nell’applicazione. È infatti molto più semplice dettare delle regole chiare prima che i contrapposti interessi delle parti vadano in reale conflitto.
3. Conclusioni sul contratto di sviluppo software iOS
È ben noto che i contratti ad oggetto informatico hanno diverse criticità. Il presente articolo ha mostrato come un contratto atipico come il contratto di sviluppo software iOS (e dunque, attualmente, per iPhone, iPad e iPod Touch) presenti ulteriori peculiarità che non discendono unicamente dalla “presenza”, più o meno ingombrante, di Apple (che rimane comunque parte terza rispetto al contratto concluso fra committente e sviluppatore), per cui non può che ribadirsi il consiglio di prestare attenzione sia all’atto della negoziazione che a quello della redazione del contratto con cui una parte incarica un’altra di sviluppare un programma (di qualsiasi tipologia) per piattaforma iOS.