Microsoft ha offerto oltre 40 miliardi di dollari per acquistare Yahoo!: questa offerta non è stata "richiesta" dalla seconda Società, anche se il management la sta vagliando. Cosa ne pensa un altro colosso, ossia Google?
Come ha giustamente rilevato Drummond, le aziende su Internet possono sorgere semplicemente grazie ad una buona idea: proprio tale aspetto rende la Rete un posto unico ed eccitante. Ciò considerato, la possibile acquisizione di Yahoo! è qualcosa in più di una semplice operazione economica, seppur di rilevante entità. Nella visione dello stesso Drummond, essa intacca i principi sottesi a Internet, ossia apertura e innovazione. Mentre Internet ha sempre premiato l’innovazione e la competizione, Microsoft ha sempre tentato di stabilire monopoli proprietari e poi di dominare mercati nuovi ma limitrofi.
Microsoft, com’è noto, ha un monopolio di fatto sui sistemi operativi e, in misura minore, sui browser, nonostante una competizione comunque agguerrita (si pensi a Mac OS X e a Linux, oppure a Firefox e Safari, giusto per fare alcuni esempi).
Drummond sottolinea le potenzialità negative di un eventuale monopolio che si verrebbe a creare servizi basati sul web, fra cui la posta elettronica e gli instant messenger. Secondo lui, gli interessi degli utenti di Internet dovrebbero essere analizzati e tenuti in considerazione ancor prima del merito della proposta del colosso di Redmond.
Questa, dunque, la posizione di Google: effettivamente la terribilmente efficace politica della Microsoft – che ha portato gli eccellenti risultati oggi sotto gli occhi di tutti – pone dei problemi etici ancor prima che giuridici. La libertà di scelta degli utenti della Rete calerebbe ancora, in tal caso, e, fra l’altro, una sola Società acquisirebbe una mole enorme di account email. Chiaramente le conseguenze negative per Google sarebbero abbastanza pesanti (e si comprende come mai le critiche di Drummond siano tanto aspre), perché Microsoft in tal caso espanderebbe la propria posizione on line in modo impressionante e sarebbe un avversario ancora più terribile per la stessa Google. Nel prossimo futuro sapremo cosa succederà; di sicuro, però, è meglio una maggiore competizione che una riduzione dei competitor.
Fonte: Official Google Blog.