
Si consideri, infatti, che la possibilità di condividere e scaricare materiale digitale dalla Rete viene contestata da sempre dalle associazioni per la tutela del diritto d’autore. Ogni volta che si sentono nominare termini come Peer-to-peer, file-sharing, ecc. si fa sempre riferimento a fenomeni di pirateria, che si moltiplicano in Rete. Vi è da dire, però, che molto spesso viene erroneamente abbinato questo fenomeno ad azioni illegali.
Snocap e il suo fallimento
Uno dei personaggi più famosi del download illegale della Rete, Shawn Fanning, il creatore di Napster, aveva già intuito la necessità di cambiamento. Il settore della musica digitale poteva diventare, secondo lui, un business legale. Strano sentirlo da un soggetto che ha rappresentato il bersaglio contro cui per anni le aziende discografiche si sono scagliate giudizialmente e non.
Ebbene, Fanning ha creato tempo fa una nuova entità nel mondo della Rete, chiamata Snocap. L’attività principale di Snocap è fornire i mezzi ai musicisti per poter distribuire e vendere in autonomia la propria musica. Insomma, un modo legale per poter far circolare la propria musica nel mondo della Rete, notoriamente fatto di navigatori pirati. Dopo un breve periodo di vita, però, Fanning ha dovuto far marcia indietro con il suo progetto. Snocap non ha avuto il successo sperato, neppure dopo aver siglato un accordo con il gigante del social networking, MySpace. Il progetto non è andato come auspicato: si sono calcolati solo 175.000 utenti registrati e 80.000 artisti, che hanno creato uno spazio virtuale per la propria musica. Troppo poco per una rete sociale di oltre cento milioni di utenti. Sull’orlo del fallimento, Snocap è stato venduto a Imeem per pochi denari.
Downlovers.it, la vera novità
Il più riuscito progetto di musica digitale totalmente legale è quello di un sito italiano, Downlovers.it. Nato a settembre 2007, il portale permette agli utenti registrati di scaricare gratuitamente brani musicali di alta qualità, con l’unica limitazione di dover necessariamente “sopportare” un po’ di pubblicità. Durante il download, il player video si sintonizza sulla trasmissione di uno spot pubblicitario di trenta secondi, quella che compare nel video è l’azienda partner. Una volta scaricato il file, però, l’utente potrà tranquillamente ascoltare i brani fino a cinque computer differenti, oltre a poterli riprodurre anche su lettori Mp3 (al momento non ancora sono contemplati gli iPod).
In soli cinque mesi Downlovers.it ha attirato oltre 75.000 utenti e dà lavoro a circa 25 persone. Nelle idee del direttore generale, Riccardo Usuelli, vi è anche il progetto di ampliare l’offerta dai brani musicali ai videoclip, videogame, film. Luca Vespignani, segretario generale di Fpm (Federazione contro la Pirateria Musicale) dichiara: “La nascita di Downlovers rappresenta un passo fondamentale nella lotta contro la pirateria digitale. Musica originale, legale e gratuita è infatti la risposta commerciale più completa da affiancare all’attività di repressione dello scambio illegale di brani on-line. L’auspicio è che questo nuovo servizio rappresenti veramente la chiave di volta per l’affermazione definitiva del mercato musicale digitale legale”. La nuova versione del sito, on-line dal 14 febbraio, offre agli utenti un catalogo ancora più ampio e un nuovo spazio per la community in cui condividere la propria passione per la musica.
Amazon e gli altri anti-Drm
Nel settore musicale on line anche i grandi portali web cominciano a diventare fautori della musica libera, senza limitazioni di Drm (Digital Rights Management).
Amazon, per esempio, è diventato ormai il punto di riferimento per la distribuzione di brani Mp3 senza vincoli tecnologici, potendo contare sulla disponibilità di un catalogo vastissimo. Amazon, infatti, è riuscita a portare a termine accordi con le quattro più grandi case discografiche mondiali (Sony, Warner, EMI e Universal). Lanciato a settembre del 2007, l’Amazon Mp3 store offre una vasta selezione di file MP3 (oltre 3,3 milioni di brani di 270.000 artisti). Le codifiche sono a 256 kbps e i brani possono essere riprodotti da qualunque lettore Mp3 (inclusi gli iPod) o dai software per computer per la gestione di librerie audio (inclusi iTunes e Windows Media Player). Con un prezzo che oscilla fra i 89 e 99 centesimi di dollaro, i file attirano numerosi navigatori, che possono anche acquistare interi album fra i 6 e i 10 dollari.