
Microsoft era stata accusata di aver continuato ad abusare della sua posizione dominante nonostante una precedente condanna del marzo del 2004, con la quale era stata inflitta una sanzione di 497.000.000 € dovuta al fatto che la medesima azienda non aveva "divulgato la necessaria documentazione di interfaccia che dovrebbe permettere a gruppi di lavoro di altre società di assicurare, a prezzi ragionevoli, una piena interoperabilità col sistema Windows".
Microsoft non avrebbe, però, ottemperato agli obblighi di cui alla decisione del marzo 2004 entro il termine previsto del 22 ottobre 2007 imponendo "prezzi eccessivi e irragionevoli" per poter accedere alla propria documentazione informatica, rendendo più complicato il dialogo tra i propri sistemi e quelli di gruppi concorrenti.
Secondo la Commissione Europea, il colosso di Redmond si è reso colpevole di abuso di posizione dominante perché non ha fornito ai concorrenti le informazioni necessarie per assicurare l’interoperabilità e perché ha incorporato il programma Windows Media Player nel sistemi operativi della famiglia "Windows".
Un portavoce della Commissione Europea ha affermato che la sanzione irrogata a Microsoft è perfettamente legittima. Vedremo cosa dirà la Corte di Giustizia delle Comunità Europee.