Secondo Brad Smith, general counsel di Microsoft, l’eventuale acquisizione avrebbe una sicura utilità: la creazione di un mercato molto più competitivo grazie alla creazione di un "numero due" nella ricerca e nella pubblicità on line. Difatti, al momento la posizione dominante sul web non è di Microsoft, bensì della stessa Google; secondo i dati riportati da Smith, il 65% delle ricerche on line effettuate negli Stati Uniti è svolta proprio tramite Google; la percentuale sale addirittura all’85% in Europa. Yahoo! e Microsoft, considerate insieme, hanno percentuali ben più basse: rispettivamente, il 30% e il 10%.
A quanto si legge nel comunicato, Microsoft garantisce apertura e innovazione, nonché la protezione della privacy su Internet. In queste parole è implicito il riferimento alle accuse mosse da più parti a Google di violare la privacy dei propri utenti. Bisogna però rilevare che anche Microsoft è stata spesso accusata di violare la riservatezza dei propri utenti (basti ricordare, fra gli altri, il problema dell’identificazione univoca del lettore multimediale presente di default in Windows XP).
Microsoft spera che l’acquisizione si concluda positivamente nella seconda metà del 2008. Nell’interesse di tutti, però, la lotta fra questi colossi dovrebbe essere combattuta "sul campo", con prodotti sempre più attenti alle esigenze (e ai diritti) degli utenti, e non con operazioni finanziarie.
Fonte: Microsoft.