
Per una volta, gli hacker non sono i convenuti o gli imputati in un procedimento giudiziario, ma ne sono i promotori: il ben noto gruppo "Chaos Computer Club" ha, infatti, sollevato la delicata questione dell’insicurezza delle procedure di e-voting in Assia (stato confederato della Germania).
Più specificatamente, gli hacker hanno fatto ricorso alla Corte Suprema dell’Assia affinché venga proibito l’utilizzo dei sistemi informatici per le prossime elezioni (che si terrano il 27 gennaio). I computer utilizzati, infatti, presenterebbero delle vulnerabilità note e dimostrate, per cui i risultati delle votazioni potrebbero essere manipolati.
Tali sistemi (i NEDAP voting computer) sono utilizzati, in versione leggermente diversa, anche nei Paesi Bassi e in Francia. Le accuse del Chaos Computer Club, in ogni caso, hanno suscitato un notevole clamore e circa 45.000 persone hanno aderito alla petizione lanciata dal gruppo di hacker. Inoltre, alcuni enti locali interessati non faranno uso dei suddetti sistemi (per motivi finanziari o altri motivi), per cui in diversi casi verrà utilizzato il metodo tradizionale (meno suscettibile di atti di hacking o di cracking).