
Come riporta Punto Informatico, non sarà più possibile conoscere liberamente i dati relativi a tutti i domini nazionali aventi l’estensione .ca.
La
Canada Internet Registration Authority (CIRA) ha infatti aggiornato la sua policy sulla privacy e in tal modo dovrebbe rispettare la normativa vigente, il Personal Information Protection and Electronic Documents Act (noto anche con l’abbreviazione di PIPEDA).
A quanto si legge nella notizia sopra riportata, secondo Michael Geist, docente presso l’University of Ottawa, si trattava di un’anomalia da sanare: "Stiamo parlando di una delle più grandi raccolte di informazioni personali del paese", perché il numero di domini canadesi ha superato il milione, di cui il 70% di proprietà di circa 600 mila cittadini. Geist è convinto che questa rinnovata restrizione di policy possa
essere una boccata d’aria per i blogger più graffianti: "quelli che
criticano un’azienda o i suoi impiegati (sui rispettivi siti) spesso lo
fanno a proprio rischio".
Byron Holland, presidente dell’Authority canadese, ha affermato che la decisione "rispetta la legge alla lettera, anche se non credo che sia aderente allo spirito della normativa"
Bisogna però rilevare che in tal modo chi dovesse essere danneggiato da comportamenti lesivi potrebbe avere maggiori problemi per tutelare i propri diritti: basti pensare ai numerosi casi di diffamazione on line.