
Nolan Bushnell, fondatore dell’Atari, ha infatti affermato che grazie ad un chip invisibile di cifratura sarà possibile sconfiggere proprio il fenomeno della pirateria nei videogiochi. Il riferimento è al Trusted Computing Module, presente in numerosi computer.
Ma il Trusted Computing pone tuttavia seri problemi giuridici, soprattutto connessi alla tutela della privacy, che abbiamo già approfondito in precedenza .
Secondo Bushnell, comunque, non è possibile probabilmente fermare i pirati della musica e del cinema perché "se puoi vederlo o sentirlo, allora lo puoi copiare".
C’è da dire che la pirateria è una vera piaga per il settore videoludico, anche se bisogna pure ammettere che i prezzi dei videogiochi sono in molti casi abbastanza elevati (ma ciò non la giustifica!).
In ogni caso, l’invasività del Trusted Computing sembra eccessiva: vedremo se effettivamente saranno introdotte soluzioni anti-pirateria basate su di esso.