bba 2008Anche per il 2008 sono stati assegnati i Big Brother Awards Italia. Vediamo sia dei premi negativi che di quelli positivi, i primi assegnati a chi ha violato la privacy, i secondi a chi la ha difesa: fra i primi anche i RIS di Parma, Frattini e Vespa. Ecco tutti i dettagli.

Per il Big Brother Award Italia 2008 sono pervenute un totale di 26 nomination nel periodo stabilito e sufficientemente complete da essere considerate valide. Delle 26 nomination 21 sono relative alle categorie "normali" dei premi e 5 a quello "positivo".

Visto che in passato erano giunte anche piu’ di 200 nomination "negative" contro pochissime "positive", e che quelle positive quest’anno sono salite addirittura al 20% del totale, si potrebbe addirittura concludere che la situazione della privacy in Italia nella percezione dei cittadini sia migliorata. Il condizionale e’ ovviamente d’obbligo.

Nessuno dei candidati ai premi negativi ha riportato piu’ di due nomination, e quindi, come gia’ accaduto in passato, il premio "Lamento del Popolo" quest’anno non sara’ assegnato. Il Popolo ritiene evidentemente di non doversi lamentare di nessuno in particolare.

Ciascun giudice poteva scegliere o proporre fino a tre candidati in ordine decrescente di preferenza; il primo candidato riceve 5 punti, il secondo 3 ed il terzo 1. La Giuria e’ formata da 6 componenti, ed il massimo punteggio possibile e’ quindi 30; in caso di ex-aequo la giuria procede ad un ballottaggio, ed in caso di ulteriore parita’ vale il voto del presidente. Sono indicati tra parentesi il numero di voti che la Giuria ha assegnato al vincitore.

Ecco l’elenco dei premiati:

Premio "Lamento del Popolo": non assegnato

Premio "Peggiore ente pubblico": Ministero dell’Economia e delle Finanze (19/30)

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze possiede gia’ amplissimi strumenti di verifica come i poteri ispettivi e l’inversione dell’onere della prova (e’ il contribuente a dover dimostrare di essere "virtuoso" e non l’amministrazione a provare la violazione di legge).

Recentemente, e senza particolari reazioni della societa’ civile, essi sono stati ulteriormente potenziati dalla creazione di schedature di massa (sanitarie, bancarie ecc.) che sono chiaramente una inaccettabile "scorciatoia". Invece di controllare palesi e diffuse prassi illegali, violano inutilmente la privacy di milioni di cittadini onesti.

Con le ultime disposizioni attuative del famoso Articolo 50 della legge 326 del 24-11-2003 siamo tutti sotto l’occhio vigile e ferreo dello Stato per quanto riguarda la materia sanitaria: per prendere farmaci con il servizio sanitario veniamo schedati dettagliatamente, infine dal 2008 con l’introduzione dello SCONTRINO PARLANTE (Art. 1 comma 28 della Legge 296 del 27-12-2006) per scaricare farmaci di libera vendita siamo ancor di piu’ schedati. E quando, non "se" ma "quando", tutti questi dati finiranno in mani errate, come minimo ci sara’ da attendersi la pubblicita’ targettizzata per supposte e sciroppi; come massimo invece non esiste un limite alle conseguenze negative.

Concludendo, con la scusa della lotta all’evasione (e senza altrettanto zelo per la lotta agli sprechi di spesa pubblica) il governo in maniera assolutamente bipartisan ha attivato sistemi di controllo della popolazione degni di stati totalitari. Questo è il peggiore rischio per i diritti dei cittadini; dovesse arrivare un "baffone" popolare troverebbe già tutto pronto per esercitare ogni tipo di controllo sul popolo. Ma forse l’obbiettivo e’ proprio questo.

Premio "Peggiore azienda privata": Yahoo (9/30)

Il monitoraggio pervasivo delle attività degli utenti Internet eseguito a scopo commerciale secondo le rilevazioni degli esperti non ha eguali rispetto alle altre dotcom. Yahoo è responsabile di un tracciamento considerato persino più estensivo di quello dei propri competitor Google e Microsoft.

Yahoo ha a piu’ riprese fornito in maniera "coperta" dati sui suoi utenti al governo della Cina Popolare che li ha utilizzati per fini repressivi. Non contento ha prima negato la cosa e poi fornito risposte parziali, evasive e giudicate in malafede alle richieste di chiarimenti giunte dal governo degli Stati Uniti fino a quando, chiamato a testimoniare in forma ufficiale l’11 novembre 2007 di fronte ad una commissione del Congresso sul caso del dissidente e giornalista cinese Shi Tao, il CEO Jerry Yang ha dovuto ammettere di non aver detto la verita’ e chiedere perdono per evitare pesantissime sanzioni. Sanzioni che gli sarebbero pero’ state comminate non per aver contribuito a far gettare in carcere dissidenti, ma "solo" per aver mentito di fronte al Congresso.

Premio "Tecnologia piu’ invasiva": Banca dati DNA del R.I.S. di Parma (13/30)

Il RIS di Parma ha "quietamente" realizzato un biobanca per analisi del DNA in assenza di una normativa specifica. Non se ne sa praticamente nulla (quanti campioni ci sono, come viene utilizzata, chi e come ha accesso ai tessuti biologici e ai database che contengono i test del DNA.

Gia’ in passato il Reparto delle Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri e la Polizia Scientifica risultano tra i principali promotori della Banca Dati del DNA, un database genetico che nelle intenzioni dovrebbe contenere i profili del più alto numero possibile di italiani ed extracomunitari, al fine di agevolare le indagini e la prevenzione anti-terrorismo.

Database del genere sono già attivi in diversi paesi. Il rischio privacy e’ evidentemente legato all’abuso dei dati, alla sicurezza del database e alla pervasività della profilazione di massa. All’interno dei R.I.S. il colonnello Luciano Garofano è stato uno dei massimi promotori del database nazionale del DNA. Ha dichiarato: "La paura di violare la privacy non può essere una giustificazione a non fare una legge. La libertà, del resto, transita attraverso la sicurezza.
E qui stiamo parlando della sicurezza degli italiani".

Gli Italiani hanno evidentemente qualcosa da ridire, visto che hanno meritatamente assegnato questo premio.

Premio "Bocca a stivale": Bruno Vespa (18/30)

Il conduttore televisivo e giornalista Bruno Vespa e’ stato premiato per avere trattato in modo superficiale e disinformato un tema serio come quello della Rete, contribuendo a rafforzare un’idea negativa di questa tecnologia, e favorendo l’acquiescenza popolare a provvedimenti repressivi e censori.

Nel corso della trasmissione del 21 febbraio 2008 della trasmissione "Porta a Porta", coadiuvato dalla dott.ssa Graziottin, ha reiterato posizioni già espresse l’anno precedente, facendo disinformazione a proposito delle nuove tecnologie e di Internet, del loro impatto sulla privacy e sullo sviluppo dei giovani.

Attraverso una serie di affermazioni allarmistiche, basate su falsi luoghi comuni e su tesi infondate, ha contribuito ad allontanare gli italiani dalle nuove tecnologie, incurante di ciò che può causare sia nella cultura dei telespettatori che dell’economia italiana, gia’ arretrata rispetto al resto d’Europa in campo tecnologico. Ciò gli è valso pesanti critiche da parte della blogosfera tutta ed anche l’assegnazione di questo meritatissimo, e quest’anno molto conteso, premio.

Premio "Minaccia da una vita": Franco Frattini (21/30)

Curiosamente, proprio nel ruolo di Commissario U.E. alla Giustizia, Libertà e Sicurezza ha propagandato un’idea di Sicurezza che, violando la Libertà dei cittadini e nuocendo alla Giustizia, prevedeva il "monitoraggio e la censura delle parole pericolose".

Si in piu’ occasioni distinto assumendo posizioni pubbliche incivili e liberticide, come quelle del filtraggio dei contenuti circolanti in rete e relativi a parole afferenti al "terrorismo", e continua indefessamente la sua opera a favore della repressione della liberta’.
Si veda: http://www.corriere.it/politica/07_novembre_15/frattini_sicurezza_ue.shtml.

Premio "Winston Smith – eroe della Privacy": collettivo Autistici/Inventati (11/30)

Il collettivo Autistici/Inventati, nell’ambito delle sue attivita’ ha portato avanti per anni una indefessa e meritoria fornitura di servizi di comunicazione molto piu’ rispettosi della privacy di quelli commerciali od istituzionali. Ha fatto questo in maniera totalmente volontaria e gratuita in presenza sia di difficolta’ economiche che di una intrusione informatica devastante giustificata come effetto secondario di indagini giudiziarie. Ha reagito in maniera positiva e creativa a queste problematiche e continua a dare una possibilita’ a chi ritiene di dover difendere e mantenere il proprio diritto alla privacy in Rete. Con mezzi limitati si e’ impegnato nel lodevole tentativo di costruire una struttura di comunicazione che sia resiliente ad attacchi di tipo censorio.

 

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